Una giornata di studi alla Biblioteca Statale di Macerata

Si è svolto, lunedì 1 dicembre 2025, nella cornice della Biblioteca Statale di Macerata, il Convegno di studi Machiavelli e la cultura dei classici nella Firenze del Rinascimento, promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata e dedicato all’analisi del rapporto tra pensiero machiavelliano, tradizione classica e aristotelismo tra Medioevo e prima età moderna.

La giornata di studi, introdotta dalla Professoressa Silvia Fiaschi, responsabile scientifica di Philelfiana, è stata organizzata dal Comitato scientifico composto da Tommaso De Robertis, Guido Giglioni e Alessandro Mulieri e ha riunito studiosi e studiose provenienti da importanti istituzioni accademiche italiane e internazionali.

La sessione del mattino, presieduta da Sofia Russo (Università di Macerata e membro del team di Philelfiana), si è aperta con l’intervento di Pietro B. Rossi (Università di Torino) sui procedimenti argomentativi negli scritti di dialettica e logica degli umanisti del Quattrocento, seguito da quello di Eva Del Soldato (University of Pennsylvania) dal titolo Filosofia naturale agli Orti Oricellari? Il caso di Antonio Brucioli, che ha ricostruito il fervore culturale di uno degli ambienti più significativi della Firenze rinascimentale; Guido Giglioni (Università di Macerata e membro del team di Philelfiana) ha chiuso la sessione con una relazione sul tema del “mondo effeminato” nella filosofia di Machiavelli, cui è seguita una vivace discussione.

Nel pomeriggio, la sessione presieduta da Francesca De Luca (Università di Macerata e membro del team di Philelfiana) si è aperta con l’intervento di Iacopo Costa (CNRS) sul commento all’Etica Nicomachea di Donato Acciaiuoli e sulla tradizione scolastica, seguito dalla relazione di Tommaso De Robertis (Università di Macerata e membro del team di Philelfiana) su “Impetum habere et bonum adipiscere”. Machiavelli e il Liber de bona fortuna, incentrata sul tema della fortuna, e si è conclusa con l’intervento di Alessandro Mulieri (CNRS) su Machiavelli e l’aristotelismo politico tra Medioevo e Rinascimento.

Nel corso della giornata è emersa con chiarezza la fitta rete di relazioni scientifiche che lega ricerca, didattica e progettualità culturale nel campo degli studi sull’Umanesimo e sul Rinascimento e che anima anche l’attività del progetto Philelfiana. Il Convegno ha offerto un quadro ampio e articolato delle principali linee di ricerca sul pensiero machiavelliano, mettendo in dialogo prospettive storico-filosofiche, filologiche e storico-politiche e restituendo tutta la complessità del rapporto tra Machiavelli e la tradizione classica. L’ampio spazio riservato al confronto tra i relatori, le relatrici e al dibattito finale ha confermato il valore scientifico dell’iniziativa come occasione di scambio e approfondimento, capace di rilanciare interrogativi e prospettive di ricerca.