JOPHIL
Re-orienting the Foundations of New Science: John Philoponus and the Modern Theories of Space and Void (1520-1604)
Interlocutore costante e attivo degli incontri sull’Umanesimo Adriatico, Tommaso De ROBERTIS entra a tutti gli effetti nel nostro gruppo di ricerca grazie ad una prestigiosa MSC Post-Doc fellowship che ha vinto con l’eccellente progetto Jophil.
A partire dal prossimo autunno, Tommaso spenderà due anni di ricerca presso l’Università di Toronto e il Centro per gli studi medievali, lavorando sotto la supervisione del professore John Magee; rientrerà poi in Italia per l’ultimo e terzo anno del percorso, dove verrà seguito da Guido Giglioni e Silvia Fiaschi.
Il suo progetto, di cui ci fornirà un primo quadro a Pesaro il prossimo 16 maggio 2023, in occasione dell’ultimo incontro del V ciclo dell’Umanesimo Adriatico, verte intorno al pensiero del filosofo tardoantico Giovanni Filopono (Alessandria, VI sec. d.C.), autore di un Commento alla Fisica di Aristotele, in cui, contestando lo stagirita, egli sostiene la tridimensionalità dello spazio e l’esistenza del vuoto, gettando così le basi per alcune delle principali scoperte avvenute nel corso della rivoluzione scientifica del XVII secolo. Focus del progetto di De Robertis saranno lo studio e l’analisi delle interpretazioni che, del pensiero di Filopono, elaborarono i filosofi naturalisti e gli scienziati rinascimentali (sec. XVI); soprattutto quelli meno noti, come Camilla Erculiani, prima donna a pubblicare un’opera di filosofia naturale.
Congratulazioni a Tommaso per questo importante successo, e al suo intero team di ricerca.
Clicca qui per leggere l’intervista rilasciata da Tommaso e dal suo supervisor, prof. John Magee, per la neswletter del Centre for Medieval Studies (pp. IV-V) → CMS Chronica II.